venerdì 20 novembre 2009

Verona Centro storico

Se dal lungo corso Porta Nuova ci si avvicina verso i Portoni della Bra’, la sensazione di essere catturati dall’arte e dalla storia, “nella bella Verona”si fa sempre più netta. I visitatori si affrettano: avvertono che aldilà delle mura, celata dalle merlature, c’e una città di inestimabili tesori che vuole raccontare tutta la sua storia.



Verona può essere considerata, la seconda città dopo Roma in Italia, per la presenza di resti romani così ben conservati. La luminosità dei marmi dei suoi monumenti ancora in piedi, porta il visitatore a duemila anni indietro nel tempo: L'anfiteatro Arena, presenza magnificente di Piazza Bra’, il Teatro Romano, più antico dell’Anfiteatro, costruito sulle pendici del colle di castel san pietro come naturale scenografia per la città; Ponte Pietra, pons lapideus,costruito sul punto dell’Adige utilizzato come guado dalle prime genti; L'Arco trionfale dei Gavi, monumento celebrativo di una delle famiglie più ricche della città.




Le porte monumentali a difesa e celebrazione della grandezza dell’Impero Romano , Porta Borsari e Porta Leoni, ancora in piedi, salutano ed invitano abitanti e ospiti ad entrare nell’antico centro abitato romano. Parti di mura e di strade, sono visibili con una semplice passeggiata per il decumano massimo, l’antica via Postumia, oggi Corso Cavour, Corso Portoni Borsari, Corso Santa Anastasia che portano all’antico foro romano, l’odierna piazza Erbe.

Sotto il livello del manto stradale sono nascosti i resti dei fasti e della magnificenza di un tempo: stupefacenti resti di ville e di mosaici di domus possono essere visitate a qualche metro sotto il livello della strada, durante uno straordinario viaggio nel tempo nell’area archeologica degli Scavi scaligeri o nella villa di Valdonega.



E ancora.. durante il cammino, al visitatore più attento non sfuggono iscrizioni, lapidi, ceppi funerari, architravi decorate, parti di statue romane provenienti dall’antico foro, come nel caso della Statua di Madonna Verona, nell’antica e vitale Piazza Erbe.
L’età della Signoria degli Scaligeri ha ridisegnato il volto di Verona, con le mura, il bellissimo Castelvecchio e il ponte scaligero, la reggia di Cangrande e le altre residenze dei Signori della Scala, la Domus Mercatorum di Piazza Erbe e le loro stupende tombe pensili, le svettanti Arche Scaligere, che con la loro maestosità invitano a fermarsi in religioso silenzio.
Anche il periodo della dominazione veneziana ha lasciato segni inconfondibili nei palazzi della nobiltà, con i grandi pittori in mostra al museo di Castelvecchio e nelle chiese della città.
Palazzi rinascimentali di famiglie nobili si affacciano sulle strade, le piazze più importanti e sulle rive dell’Adige e nella loro architettura e in quella degli splendidi giardini si intravedono l’armonia classica e i richiami alle epoche passate:Palazzo della Gran Guardia , rimaneggiato nell’800,Palazzo Pompei, Palazzo Maffei, il palazzo del tribunale, la loggia del consiglio e la domus Nova in Piazza dei Signori. Spicca in questo periodo la figura di un grande architetto, Michele Sanmicheli , che progetta le monumentali porte d’accesso della città: Porta Nuova, Porta Palio, Porta San Zeno e Porta Vescovo.



Durante il periodo di governo asburgico, Verona è la capitale del perfetto sistema difensivo del Quadrilatero con il naturale potenziamento della linea delle mura. Bastioni e fortini cingono la città, nascono edifici civili, come Palazzo Barbieri e militari, come l’Arsenale, il cimitero monumentale neoclassico del Barbieri, nuovi palazzi patrizi insieme al rifacimento della facciata della Gran Guardia. (tourism.verona.it)

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