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mercoledì 15 settembre 2010

Bergamo Alta

L’incontro con la città sul colle è ancora quello di quattro secoli fa quando si supera la principale porta nelle mura, dedicata a Sant’Agostino.



Ecco, al di là del passaggio, la monumentale fontana di candido marmo e di arenaria grigia con al centro il getto d’acqua fresca di una sorgente. Rappresentava per lo stanco viaggiatore la ricchezza e l’abbondanza della città.

Un’altra fontana oggi richiama l’attenzione del visitatore. E' quella di piazza Vecchia, autentico perno visivo che esalta le proporzioni della piazza, considerata una delle più belle nei territori sui quali Venezia estese il proprio dominio.


Anzi, c’è chi afferma che il luogo sembra una scena teatrale, tanto è perfetto l’equilibrio tra il vuoto della piazza, unificato dalla pavimentazione a grandi quadrati, e l’allineamento degli edifici, sormontati dalla mole della torre civica, o Campanone. 
Quasi un gigantesco punto esclamativo di pietra, verso il quale convergono le linee di questo spazio misurato. Per ammirarlo, occorre collocarsi sul lato opposto della piazza e da lì lasciare che lo sguardo vaghi libero, per essere alla fine attirato dalla sommità della torre, momento culminante di questa mirabile architettura.

E non sembra, osservando nel chiaroscuro della loggia sotto il palazzo della Ragione, di vedersi muovere le maschere della Commedia dell’Arte? Dell’immortale Arlecchino e del suo compagno di avventure Brighella, che un’antica tradizione vuole siano nati nella  bergamasca?



Un palcoscenico dove storia e leggenda, grandi personaggi e artisti, si muovono e fanno parlare di sé.
Ma si può anche cambiare il nostro punto di vista e raggiungere, con un rapido e modernissimo ascensore, la cima della torre del Campanone. Per spaziare, con una vista a 360 gradi, sullo splendido panorama sui tetti della città, sulla pianura, sulla catena delle Alpi Orobiche, annunciata da una sequenza di verdissime colline. 

E, sempre da lassù, immaginare ideali percorsi attraverso Bergamo, per scoprirla e fare tesoro della sua bellezza. (turismo.bergamo.it)

martedì 3 novembre 2009

Milano Duomo e Galleria Vittorio Emanuele II

Piazza del Duomo è la piazza principale di Milano, suo vero e proprio centro geometrico e commerciale da oltre sette secoli. E' il centro vitale della città, punto d'incontro dei milanesi per celebrare importanti eventi. La piazza è ampia e di forma rettangolare, con gli edifici disposti in funzione del Duomo che chiude la prospettiva di sfondo della piazza.



Dominata dall'imponente fronte gotica del Duomo, e decorata al centro dal Monumento Equestre a Vittorio Emanuele II, la piazza è circondata da svariate architetture di periodi diversi: sorge di fronte alla mole del Duomo Palazzo Carminati, mentre ai lati maggiori della piazza si contrappongono simmetrici i Portici Meridionali e Settentrionali. In particolare questi ultimi danno accesso alla Galleria Vittorio Emanuele II. (visitamilano.it)





La galleria Vittorio Emanuele II


E' per antonomasia "la Galleria", "il salotto di Milano". La costruzione (1865-1877) è opera dell' architetto Giuseppe Mengoni, che al termine della costruzione vi trovò la morte. A forma di croce, ha i bracci che si incrociano in un ottagono in ferro e vetro; è lunga in direzione nord-sud 196 metri, e in direzione est -ovest 105,50 m., larga 14,50 ed alta 21, con una "punta" di 47 metri al vertice della cupola centrale. In Galleria aprono le loro vetrine, ristoranti, bar, caffè, librerie, negozi di abbigliamento che richiamano milanesi e turisti. (visitamilano.it)